Bere molto da giovani compromette la salute da adulti

Alcuni giorni fa abbiamo parlato dell’eccesso di consumo di alcol da parte dei giovani e delle iniziative predisposte in tal senso da parte dell’Istituto Superiore di Sanità.
Oggi, riproponiamo il tema per parlare di un nuovo studio, sull’abuso di alcol in giovane età, messo a punto dal Pacific Institute for Research and Evaluation di Berkeley in California e dall'università di Buffalo; il risultato di tale studio è pubblicato sul Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism.
Il campione esaminato si riferisce a 2818 persone tra i 35 e gli 80 anni, i quali chi più chi meno a fatto consumo abituale di alcol per tutta la vita.
I dati pubblicati dimostrano come l’assunzione di alcol in quantità moderata, anche se per tutta la vita, non ha effetti negativi per l’uomo.
Per contro, coloro che hanno ecceduto col consumo di alcolici in giovane età presentano oggi alterazioni metaboliche sfavorevoli: obesità addominale e sindrome metabolica e con bassi valori di colesterolo buono l'HDL. E questo, è un importante fattore di rischio per la predisposizione verso malattie cardiovascolari.
Lo studio ha, inoltre, evidenziato come l’assunzione di alcol in maniera esagerata, non rende esenti da fattori di rischio verso malattie cardiovascolari anche se si è poi smesso di bere da lungo tempo.
Ricordiamo che l’Istituto Superiore di Sanità ha un numero verde alcol attivo dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 16, che fa parte dell’Osservatorio Fumo, Alcol e Droga.
Numero: 800632000.
Informazioni e dati scientifici su www.iss.it/ofad

Autore: Dino Bortone