Ai Mercati generali, ad un tiro di schioppo da Catania, da un ex palmento usato nell’ottocento per conservare il vino, è stato ricavato un ristorante immerso nelle magiche atmosfere orientali tanto decantate nei racconti di Sherazade. Nelle belle e calde notti estive si mangia sotto ad un grandissimo albero di gelso grondante di frutti, si smaltisce ciò che si è ingerito o si stuzzica l’appetito, passeggiando nell’aranceto lungo le rive del laghetto artificiale, ci si culla ascoltando letture di poesie o assistendo a rappresentazioni teatrali.
Cosa altro desiderare per coccolare i sensi, ritemprare spirito, corpo e mente e rifocillarsi?